Raul Riccardo Pisani
Qual è in Comunicazione il rapporto fra Creatività, Tecnologia e Formazione
Raul Riccardo Pisani
Executive Creative Alchemist
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Come si rapportano oggi creatività e comunicazione?
La creatività di oggi comunica con budget più frammentati, spesso più ridotti. Se da una parte questo ha limitato gli investimenti tradizionali, i creativi hanno dovuto confrontarsi con un mondo di idee non filtrate, provenienti dal web e dai social media. Se pensiamo alla forza comunicativa dei meme, per esempio, dobbiamo considerare il potere dell’utente comune che diventa creativo. Essere professionisti della comunicazione, oggi, significa avere l’umiltà di cogliere il genio anche in canali diversi dal proprio, imparando giorno dopo giorno a pensare senza barriere. È importante considerare che, grazie ai tool digitali, tutti possono creare. Essere creativi, però, non si limita a creare: la pubblicità deve vendere.
Come la tecnica e Tecnologia aiutano la creatività?
La tecnologia innesca la creatività che si spinge oltre con la tecnologia, in un circolo virtuoso. Il mondo di oggi è a portata di dita. Tecnica e tecnologia, però, non devono rappresentare un trade-off. La tecnica, lo studio e la regola sono parametri che creano le basi per una professione creativa.
Si può diventare creativi? Quale è l’importanza della Formazione?
Creativi si cresce. Tutti nascono creativi perché la sperimentazione è insita nell’uomo. La tecnica e la formazione diventano un allenamento, ma non devono essere una scusa per sedare o limitare le idee. Una formazione eccessiva, magari esclusivamente accademica senza confronti con il mondo dell’advertising può sfociare in un abbassamento degli standard. Ci sono cose che si possono imparare: i programmi da utilizzare, le regole della comunicazione. Ci sono cose che si possono allenare: un occhio alla ricerca di refusi, una sensibilità nei confronti delle cromie. Ci sono cose che si devono vivere e non si può fare altrimenti. In questo caso, ritengo che l’esperienza coincide con la formazione.
Come legare creatività a business in una Visione Strategica di agenzia-azienda?
La creatività per il business deve vendere. In alcuni casi è saggio per un’agenzia lasciare da parte le idee più innovative per offrire al cliente ciò di cui ha davvero bisogno. Comprendere e vedere questo limite sottilissimo a volte è difficile, soprattutto quando si deve scendere a patti con la propria coscienza creativa. Un dialogo più aperto con il cliente, insieme a una pianificazione che tiene conto dell’identità aziendale, riesce a portare equilibrio e libertà espressiva a entrambe le parti.