Intervento di Mirko Pallera
Atti della Tavola Rotonda del 26 Maggio 2010
Comunicazione = informazione, intrattenimento, creatività
Pasquale Diaferia Creative Chairman Special Team, moderatore dell’incontro:
“Con Mirko Pallera, che insieme al suo socio e a Ninjalab ha importato le tecniche unconventional e ha cominciato a pensare in termini di media non tradizionali, con attività inedite che a volte si servono del web e di altre piattaforme, cerchiamo di capire come è visto il rapporto tra informazione, intrattenimento, creatività e, come si diceva, flessibilità.”
Mirko Pallera Strategic & Creative Director Ninja LAB:
“Difficile è entrare in questo nuovo paradigma, paradigma che ci sta dicendo che le persone vogliono essere coinvolte, anche nelle attività di comunicazione. Per esempio, non so se conoscete la piattaforma “Il mulino che vorrei” per la quale abbiamo recentemente collaborato. Si tratta di una campagna per Mulino Bianco, attuata per svecchiare il marchio e avvicinarsi a un pubblico più giovanile, senza quel vissuto del brand Mulino Bianco che può avere la nostra generazione. È stata realizzata questa piattaforma - “The open innovation” - che ha consentito alle persone di proporre delle idee all’azienda. Quando hanno chiesto, per esempio, per un’altra campagna agli iscritti al sito di Mulino Bianco, “come vorreste chiamare il prossimo frollino?”, centinaia di persone hanno riposto, il successo riscosso è stato incredibile e la scelta finale per il nome del frollino - che se non sbaglio è “Girotondi” - è stata proprio dettata da queste risposte. Ne deriva come ci sia una grande voglia di partecipazione, di contribuire su aspetti ritenuti simbolici e identitari. Con la scomparsa delle narrazioni collettive - famiglia, religione, politica - la nostra identità si forma oggi prevalentemente sul consumo, quindi il fatto di poter dire la nostra su un biscotto che consumiamo ogni mattina ci fa sentire partecipi della costruzione della realtà. Questo aspetto appare oggi fondamentale e pochissime aziende hanno iniziato questo percorso di apertura e permeabilità con gli scenari di riferimento, dal punto di vista comunicativo ma anche produttivo, cioè offrendo prodotti veramente utili e rilevanti per le persone. Un altro aspetto futuro importante - e qui parliamo di vera avanguardia - è quello che riguarda la ridistribuzione del valore. Se Mulino Bianco, chiede alle persone di contribuire con le proprie idee - offrendo un contributo immateriale ma economicamente consistente - cosa potrà dare in cambio alle persone coinvolte? La gente chiede una ridistribuzione dei valori. Credo che questi siano i cardini fondamentali da tener presenti per il nostro futuro comunicativo.”
Pasquale Diaferia Creative Chairman Special Team, moderatore dell’incontro:
“In sintesi, quindi: nel primo caso, bisogna cominciare ad avere dei programmatori nella propria struttura; nel secondo, in linea con il pensiero di Lorenzo Marini, e nell’era dell’ornitorinco, tutti devono saper fare tutto.
A questo punto visto che Mirko prima parlava di valori e di marca che va a sostituire i valori, chiedo: c’è una terza alternativa? Sei più tecnologico, più ornitorinco oppure cosa altro?”
Mirko Pallera Strategic & Creative Director Ninja LAB:
“Indubbiamente ci vogliono nuove competenze. L’aspetto di partecipazione e relazione, oggi, è estremamente importante, rispetto al modello classico della persuasione. Se pensiamo a cosa vuol dire fruire la televisione, cioè sedersi e guardare quello che ci viene imposto, senza alcuna possibilità di interazione se non quella di cambiare canale, e a come i mezzi interattivi invece necessitano di relazione e partecipazione, è impossibile credere di poter portare la televisione sul computer, pensando che sia solo un nuovo schermo, perché il modo con cui ci si relaziona a un terminale è ben diverso. Tutto questo necessita di competenze diverse. Concordo con te quando dici che bisogna conoscere il mezzo. Io non mi sono mai iscritto a Facebook, non so a cosa serva Twitter - questo strumento misterioso in cui con 140 caratteri le persone raccontano il loro momento - ma poi scopro che questa piattaforma in Iran è l’unico strumento per informare su quello che sta succedendo. È difficile capire come pianificare una comunicazione, oggi, come realizzare una piattaforma comunicativa adattabile ai vari mezzi molto diversi tra loro. Adesso, per esempio, esiste un nuovo mezzo che si chiama Chat Roulette, una web application creata da un ragazzino di quindici anni, semplicissima, che vi permette di collegarvi attraverso la vostra webcam con sconosciuti. Potete mostrarvi in webcam, vedere l’altra persona e chattare. Una cosa apparentemente inutile, ma uno dei nuovi grandi fenomeni della rete. Come utilizzarlo? Harley Davidson ha pensato di mettere un bigliettino davanti alla webcam per dire “non ci sono, sono andato a farmi un giro in moto”. Integrare queste piattaforme richiede indubbiamente nuove competenze. In confronto, creare uno spot televisivo è molto più semplice. Per interagire con i nuovi mezzi, devi offrire un motivo reale di convincimento alla gente per interagire, rischiando il flop. Anche per il cliente è forse più semplice realizzare uno spot, in fondo deve solo approvare uno storyboard, andare sul set a vedere la registrazione e poi basta. Pensate, invece, alle difficoltà di gestire una relazione online per mesi e mesi di campagna con un dispendio notevole di energie, rischiando anche di non essere pienamente compresi.”