Intervento di Maurizio Cinti
Atti della Tavola Rotonda del 27 Maggio 2009
Maurizio Cinti
Direttore Creativo AdmCom
Vorrei chiedere a Maurizio Cinti, Direttore Creativo AdmCom…
Fino a qualche tempo fa fare comunicazione e fare pubblicità voleva dire creare spot televisivi. Era così per tutti, e le cose parevano funzionare molto bene.
Oggi è ancora possibile che si possa ricondurre la creatività ad un semplice spot o si tratta di un concetto che trascende dallo spot e ci si rende conto che Internet ha fatto la differenza prima ancora di altri mezzi di informazione che sono comunque importanti?
Sarebbe forse importante parlare sempre di una strategia che prevede integrazione tra diversi media…
Gli spot sono quelli che tutti i creativi vorrebbero fare, io stesso ho iniziato la mia carriera facendo spot pubblicitari, Internet ancora non si usava. In realtà in seguito, quando lavoravo in un grande network, mi è stato chiesto specificatamente di fare creatività pensando di creare un media e abbandonando i media classici. Perché ci si rendeva conto che i soldi andavano poi a finire nell’investimento e le agenzie perdevano la parte di budget dedicata alla creatività. Internet si integra alla perfezione perché è un media che permette engagement e envolvement. Due parole chiave ormai da usare trasversalmente su tutti i media.
Altra parola chiave per la comunicazione è “storytelling”, che vuol dire che non ci si deve adattare solo al media, ma bisogna innanzitutto essere sinergici e pensare a che tipo di emozione andare a generare. Emozione quanto lega il consumatore al brand; è quel fattore che va a costruire a medio termine uno scambio di informazioni e la capitalizzazione di elementi che vengono dalla tradizione ma anche dall’innovazione. La “consumer generated” altro non è che un modo di arricchire il brand con contenuti e valori, un dialogo che si instaura tra tutti gli elementi che sono partecipi nella comunicazione: l’azienda, l’agenzia, lo user/consumatore. Da questo concetto sono nate le nuove forme di comunicazione quali le ambient, le guerrilla, che devono circondare, avvolgere l’utente finale. Quando si parla di storytelling, come ben dice a mio avviso David Droga occorre pensare prima di tutto a che tipo di messaggio creare per raggiungere un target e che tipo di emozione creare in questa relazione. E poi per ogni emozione ci sarà un mezzo specifico che fa vivere quell’emozione e che trasporta il proprio messaggio in maniera più forte rispetto ad altri. “Cercare contatto” vuol dire questo. Certo le aziende hanno paura, questi nuovi mezzi non consentono un immediato calcolo dei ROI. Possiamo misurare invece efficacemente la brand awareness.