Paola Ferrario
Consumer Playmaker: Nella delicata fase d’arrivo presso l’audience di riferimento, quali sono le condizioni che regolano la buona ricezione del messaggio?
Paola Ferrario
Press Officer & Communication Manager
L’utente come percepisce la diversa tipologia di messaggi nell’affollamento quotidiano degli avvisi pubblicitari? Quale tipo di engagement risulterà maggiormente gradito?
Attualmente grazie alla diffusione massiva dell’uso di internet, all'evoluzione delle periferiche mobile e al consolidamento dei social media, l'utente ha il potere di scegliere dove appuntare la propria attenzione e rifiutare tutto il resto. Nell'affollamento quotidiano degli avvisi pubblicitari, quello che viene percepito meglio, è il messaggio che crea maggior coinvolgimento nel consumatore. I vecchi trucchi della pubblicità ormai è chiaro che non funzionano più come un tempo. Quindi è necessario cercare di creare un ponte con l'utente mettendo in relazione l'azienda con un numero sempre più grande di clienti, con più frequenza, più personalmente, attraverso più canali e in modo più significativo. Il consumatore non deve essere più un soggetto passivo ma deve assumere un ruolo da protagonista nella creazione dei messaggi dell'azienda. Oggi gli elementi determinanti per creare una comunicazione di qualità sono l'originalità, il sapere creare emozioni ed influenzare.
Spesso non ci accorgiamo di quanto gli algoritmi stiano pilotando le nostre scelte attraverso l'utilizzo dei Big Data. Quale sarà Il futuro della comunicazione? Sarà esclusivamente Data Driven o c’è la possibilità di una svolta creativa Human Driven?
Il futuro della comunicazione digitale non sarà basato sul tipo di media utilizzati e non dipenderà neppure dal medium sul quale sarà pubblicato. Il futuro della comunicazione sarà costruito sulla attendibilità e sulla credibilità. L’utilizzo dei Big Data riguardanti i clienti ci permettono di comprendere al meglio le loro esigenze e, di conseguenza, progettare una strategia e un’esperienza migliore e ottimale per i clienti stessi. La personalizzazione dell’esperienza non è solo una feature in più, ma una specifica richiesta della maggior parte dei clienti. Sempre più utenti, infatti, si aspettano che la propria esperienza sia personalizzata. La parte creativa però, rimarrà sempre fondamentale, perché è quella che guida l'inventiva e che analizza il dato fornito dal Data Driven. Anche perché come detto prima oggi è necessario raggiungere il potenziale consumatore con storie che emozionino e che creino empatia con il potenziale cliente.
All’interno di un mercato sempre più esigente e competitivo, l’elemento cardine per le aziende resta la reputazione, attraverso la quale sono quotidianamente sotto esame da parte dei consumatori. La sostenibilità può aggiungere personalità al brand, suscitando un interesse più marcato nelle nuove generazioni?
In tempi di crisi non solo economica, ma anche di credibilità, il tema della reputazione aziendale diventa determinante per il successo delle imprese e per la rassicurazione dei consumatori circa la magnanimità delle loro scelte. Non a caso, già da svariati anni, il digital marketing è basato per gran parte sul Visual Storytelling e sulla capacità di raccontare l’anima e i valori dell'azienda attraverso storie che possano creare emozioni. Il potenziale consumatore ha bisogno di identificarsi con il valore del brand prima di procedere all'acquisto. A livello mondiale, ben il 70% dei consumatori dichiara di essere disposto a pagare di più per un brand “responsabile” e a livello d’età, i maggiormente propensi a pagare di più per la sostenibilità sono i Millennials (21- 34 anni) e la generazione Z (15-20 anni): la sostenibilità è certamente un tema complesso e impattante su tutti i livelli aziendali. Tutti segnali, questi, che lasciano trasparire una maggiore consapevolezza rispetto l’importanza del singolo acquisto.