Paolo Cisaria
Partner e Sales Manager di Egolab
Paolo Cisaria Partner e Sales Manager di Egolab
Come la comunicazione può supportare le innovazioni del Brand? Esiste un “modello di comunicazione” in grado di controllare la Brand Experience? Come le agenzie di comunicazione si stanno attrezzando per crearlo in un prossimo futuro?
Innovazione, comunica innovazione. Nel 2009, è bene che ogni Azienda, attenta al processo di costruzione di una brand equity fidelizzante, nei confronti del proprio target, ne prenda atto. Come Agenzia, Egolab si confronta quotidianamente con l’esigenza di cambiamento espressa dai suoi clienti, soprattutto tesa a trasmettere innovazione al mercato.
Internet, che fino a poco tempo fa, era il valore aggiunto tout court, in virtù della novità apportata dal suo avvento, si trova oggi davanti ad un banco di prova. Nella fase attuale, la selezione da parte degli utenti, si sposta su un livello più alto, dove solo il sito più utile e vicino all’utente per i contenuti che fornisce, può far la differenza e assicurare brand awareness. Il web, oggi, vale se l’utente vi riconosce uno spazio di condivisione, dove poter auto produrre contenuti e commentarli. Alla luce di ciò, social network e community possono diventare per un’azienda, un serbatoio ricchissimo di informazioni sul target di riferimento, per fornirgli una brand experience significativa. Ne è un esempio Il sito Guitar Hero Game. Un modello che controlli la brand experience, non esiste in questi termini. Analisi metriche sono però, ormai una realtà per le campagne ATL. Nel web 2.0, il valore del marchio è espresso dalla sua visibilità e da variabili quantitative e qualitative, ad essa legate. Analisi metriche sono in grado di fornire dati su: visualizzazione del brand e del suo sito, dove e come se ne parla. Campagne cross mediali che passano dall’ ATL al BTL, costituiscono uno strumento ideale, anche per arrivare più facilmente alla percezione che il target ha del brand.
In quale modo la capacità di rinnovarsi di un Brand è trasmessa efficacemente al target di riferimento?
Uno studio accurato del target di riferimento e del contesto, nel quale si inserisce è oggi, imprescindibile, soprattutto vista la frammentarietà del mercato. Il target va seguito, nelle sue evoluzioni, nelle tendenze e nei minimi cambiamenti. Il vero rinnovarsi del brand risiede, prima di tutto, nella sua aderenza ai trend del momento, nella sua versatilità e capacità di declinarsi sui nuovi mezzi di comunicazione. Ancora una volta, è nei social network e nelle community che il brand incontra le evoluzioni del suo target.
Come muterà la strategia delle grandi marche per comunicare al mercato l’innovazione dei propri prodotti o servizi? Potranno le grandi marche sopravvivere ai nuovi mercati?
Ancora un volta, la risposta è nella multicanalità. Le grandi marche sopravvivono ai nuovi mercati solo se, non si arroccano su processi rigidi di comunicazione, ormai obsoleti e parziali, e si aprono ai nuovi scenari che l’innovazione tecnologica ha disegnato, per diffondere informazioni e condividere opinioni. I new media sono la strategia, attraverso la quale a prodotti e servizi, vengono rinnovati canali e linguaggi comunicativi, senza trascurare il focus sull’identità valoriale che veicolano.
Quali conseguenze comporta l’attenzione che le aziende riservano alle attività di comunicazione e alle particolari strategie proprie della Brand Activity?
Non parlerei di conseguenze, danno una connotazione negativa alle attività di comunicazione. Piuttosto, utilizzerei il termine vantaggi. Il marchio, possiede in sé un emisfero valoriale intangibile al quale il target di riferimento si è fidelizzato. Tenendo fede a ciò, rinnovare le strategie di brand activation, comunicare l’innovazione del marchio comporta un’apertura ai quei nuovi mezzi di comunicazione che il mercato, in continua evoluzione, sceglie per esprimersi ed interagire liberamente.
Da qualche tempo stiamo osservando un certo sviluppo per alcuni settori del mondo della comunicazione. Esistono media che garantiscono un approccio privilegiato all’utente finale?
È fondamentale ragionare in termini di comunicazione integrata, un approccio in grado di sfruttare al meglio le potenzialità e la vocazione di ciascun mezzo, orientandoli di volta in volta, agli obiettivi di comunicazione che si vogliono raggiungere.
Detto questo, è indubbia la maggiore convergenza che il mobile oggi, più di altri media, è in grado di consentire. Oltre ad offrire una comunicazione aperta, permette di realizzare campagne di CRM decisamente mirate, attraverso un efficace meccanismo di profilazione del target di riferimento. Immediatezza, interazione, semplicità e ubiquità sono alla base della grande capacità di penetrazione delle campagne mobile, sia per l’acquisizione che per la fidelizzazione del cliente. Azioni di mobile viral marketing, trovano nelle tante applicazioni per Iphone, contesti ideali per istaurare rapporti privilegiati con il target.
Quanto può ritenersi opportuno l’utilizzo di testimonial, di sponsorizzazioni o personalizzazioni di particolari eventi per un’efficace comunicazione del Brand?
Come agenzia new media, Egolab supera l’idea classica di testimonial. Questa, non basta nelle campagne ATL, tanto meno in quelle cross mediali. Sposando la vera rivoluzione del web 2.0, Egolab riconosce il vero testimonial, nell’utente di nuova generazione, proattivo e protagonista nella rete. È testimonial, tutto ciò che nel web, riesce a rappresentare il target utente e ad interagire con lui. Egolab, punta molto sulle Iniziative Speciali, sull’illustrazione e sull’ideazione di personaggi animati che incarnino i valori del Brand. Sono stati concepiti così “I Barclays”, personaggi della campagna Barclaycard. Quanto all’evento, internet ne ridisegna completamente tempi e spazi. La location tradizionale, si espande e si apre al web, dove trova anticipazione e seguito, l’esperienza dell’evento si amplifica e l’utente si sente protagonista assoluto.